

Dedicato alla nostra Coda di Volpe in purezza, vitigno tipico del Sannio e grappolo dalla forma apicale simile alla coda di una volpe, Galeam richiama essenzialmente attraverso un accessorio bellico l’audacia, l’arguzia e il valore del popolo sannita.
Dal latino “galea”, elmo di tipo macedone in uso nel Sannio, in un primo momento realizzato in cuoio, poi in metallo, fu indossato generalmente dal guerriero Sannita in coordinato con una splendida armatura, una tunica a maglia screziata e calzari di buona fattura, tesi a dare maggior risalto alla sua atletica corporatura.
Il Galea Cristata, elmo a calotta conico cesellato munito di paraguance e sormontato da un alto e folto pennacchio, donava maggiore imponenza alla figura del portatore chiamato pinnirapi (rapitore di piume) dall’avversario. Difatti, sui lati dell’elmo c’erano due fori, che accoglievano penne di rapace come quelle dipinte su lastre tombali di sepolture rinvenute a Paestum (V secolo a.C.) e oggi conservate nel Museo Nazionale dedicato a Posidonia Paestum e all’Heraion del Sele.
Livio, così come Seneca e Svetonio, scrive di questi gladiatori sanniti crestati, che nel 310 a.C., in uno scontro con i Romani, riportarono perdite gravissime, tanto che i Romani e i loro alleati campani, fecero incetta di armi e armature: “vestendo con quelle uniformi i gladiatori, che animavano i loro giochi e le loro feste, concedendo loro di conservare il nome di Sanniti”.
Nel 264 a.C., quando istituirono i primi giochi gladiatori, i Romani adottarono lo stesso tipo di equipaggiamento, e in quell’occasione i Sanniti, schiavi gladiatori reclutati per l’occasione, vestirono con le sfarzose armature dei loro avi e mantennero l’uso dell’elmo provvisto di un enorme cimiero e di piume (galeam).
Gli stessi legionari romani, anche in età imperiale, proteggevano la testa con un elmo (galea cassis) molto simile a quello in uso presso i Sanniti, costituito da una semplice calotta ma dotato anche di un coprinuca.
Tipologia di terreno: limoso - sabbioso
Altimetria: 200 mt s.l.m.
Ceppi/Ha: 4000
Resa/Ha: 80-100 ql
Raccolta: Terza decade di Settembre
Forma di allevamento: Spalliera potato a guyot
Diradamento grappoli: inizio invaiatura
Masseria Vigne Vecchie, Solopaca, Benevento ITALIA. Coltivazione in conversione
di un ettaro vitato.
100% Coda di Volpe
Fermentazione primaria in acciaio.
Affinamento in bottiglia
Vendemmia 2016/2017
Bottiglie prodotte: 5.000
Bottiglia Troncoconica 750 ml
Estratto secco: 20,6 gr/l*
Acidità totale: 5,90 gr/l*
13 % in vol.*
Dal colore giallo paglierino carico, con riflessi dorati, cristallini e di buona consistenza. Fresco per acidità e secco, di buona struttura, ersistente con ricordi fruttati e floreali.
Ottimo per accompagnare piatti di pesce e carni bianche e formaggi freschi.
Temperatura di servizio: 10-12 °C.
* dati soggetti a variazione secondo le annate